“La necessità aguzza l’ingegno” 

E’ stato questo che ho pensato quando da un giorno all’altro il covid, con tutte le sue restrizioni, è entrato a far parte delle nostre vite. Non avevo molto in mente l’idea di abbandonare la mia comfort zona caratterizzata dallo spazio fisico della stanza di terapia, ma dovevo pur garantire un percorso di continuità alle persone che mi avevano affidato pensieri, parole, paure ed emozioni.

Da qui è nata la mia avventura nella terapia online, non è stato facile per nessuno, né per me né per quelle persone che dovevano in qualche modo ricreare una “stanza sicura” nel loro mondo, nel loro spazio. Fin da subito ho suggerito loro di ricreare un rito simile a quello che seguivano per raggiungere lo studio, in particolare il sostare, anche qualche minuto, in una sala d’attesa virtuale per lasciar scorrere i pensieri e per prendersi del tempo utile a riflettere o a perdersi in quei pensieri che giungono all’improvviso.

Accettare di iniziare o continuare una terapia online credo sia un prendersi cura di se stessi al quadrato, mi spiego meglio: in studio è il terapeuta a preparare lo spazio di cura, nell’online ciascuno deve pensare e preparare uno spazio accogliente, intimo, che lo faccia sentire al sicuro. Nonostante queste iniziali resistenze e difficoltà fisiche e psicologiche nei confronti della terapia online, ho capito che:

  • si può essere vicini nonostante la distanza così come si può essere lontani pur stando nello stesso luogo;
  • lo schermo del pc o dello smartphone funge da mediatore, tutela, delimita uno spazio rendendolo col tempo più sicuro e confortevole;
  • l’alleanza terapeutica si consolida nel caso di terapie già in corso e si struttura pian piano anche tramite la videochiamata. Paradossalmente la relazione raggiunge più facilmente importanti livelli di intimità perché viene meno la parte legata all’imbarazzo della conoscenza.

A sostegno delle mie sensazioni ci sono anche ricerche scientifiche che sottolineano e confermano l’efficacia della terapia tramite video chiamata e il fatto che sia una valida alternativa a quella in presenza.

Le due modalità differenti di terapia sono paragonabili sia sul piano della soddisfazione del paziente che negli effetti a lungo termine.

Che differenza c’è tra la terapia online e quella in presenza?

Il luogo in cui si svolge e il fatto che due persone per essere in relazione non devono per forza essere nello stesso posto. La sintonizzazione emotiva e l’ascolto empatico vanno oltre lo spazio.

Le affinità sono molteplici:

  • RISPETTO DELLA PRIVACY
  • COSTRUZIONE DELL’ALLEANZA TERAPEUTICA
  • EMPATIA
  • ASCOLTO
  • FIDUCIA E CONDIVISIONE

La terapia online ha il vantaggio di essere flessibile in termini di orario e giorni, offrendo la possibilità di rivolgersi a professioni geograficamente lontani. Offre una maggiore possibilità di scelta, si può scegliere il terapeuta che ci piace piuttosto che il terapeuta vicino all’ufficio o vicino casa in modo da arrivare in tempo.

I motivi per cui una persona può scegliere la terapia online sono svariati: ritmi di vita frenetici, lavoro su turni, distanza geografica, condizioni familiari e personali proibitive, disabilità e molti altri.

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